2 Febbraio 2017
La sicurezza dei magazzini in zona sismica?
Diamo la parola agli esperti
L’intervista all’ing. Tito Cudini, Responsabile dell’ufficio tecnico di Modulblok S.p.A., realizzata durante il convegno tecnico del 25 gennaio ad Ancona.
“La sicurezza dei magazzini in zona sismica” è stato il tema del convegno tecnico dedicato alla prevenzione antisismica e alla sicurezza dei magazzini che si è tenuto ad Ancona il 25 gennaio.
L’evento realizzato in collaborazione tra Hilti e Modulblok con il patrocinio di ANRA (Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali) ha visto tra i relatori l’ing. Tito Cudini, ingegnere strutturale presso Modulblok S.p.A, l’ing. Salvaterra (ANRA) e il prof. Giovanni Plizzari dell’Università di Brescia.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’ing. Tito Cudini che ci ha dato interessanti spunti su riferimenti di normativa (cosa c’è e cosa manca), in che direzione si sta andando a livello progettuale e in che modo i leader di mercato si stanno muovendo per dare soluzioni sempre più affidabili a progettisti, installatori a soprattutto agli utenti che giorno per giorno si affidano a strutture così complesse.
Parola all’ing. Tito Cudini.
Il 21 luglio 2016 è entrata in vigore la EN16681, la prima norma a livello europeo che fornisce delle linee guida per dimensionamento e verifica dei sistemi di scaffalatura. Che cosa cambia a livello progettuale? Quali sono i principali parametri da tenere in considerazione?
Le scaffalature sono delle strutture molto particolari, non riconducibili alle tradizionali strutture in acciaio, con un complesso comportamento dinamico condizionato dall’interazione tra la struttura e la merce. Finalmente è disponibile una normativa europea che definisce con precisione l’azione sismica da considerare sulle scaffalature porta pallet. Accanto alle informazioni di base richieste per la definizione dell’azione sismica per qualsiasi altro tipo di struttura, quali il sito d’installazione, la vita di riferimento e la categoria del suolo, nelle scaffalature assumono grande importanza le indicazioni sulla tipologia di merce stivata, il tipo di bancale impiegato, le condizioni ambientali del magazzino.
Si tratta dell’unico riferimento normativo a disposizione o esistono anche altre normative/linee guida italiane a cui fare riferimento?
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha emesso dopo il sisma dell’Emilia delle Linee guida sulla messa in sicurezza temporanea degli edifici industriali, che includeva un importante capitolo sui controlli da fare sulle scaffalature danneggiate da sisma. Si attende il completamento della linea guida con indicazioni addizionali sulla progettazione delle nuove scaffalature e la messa in sicurezza delle esistenti.
Vista la vostra capillare presenza sul territorio Italiano, a che punto siamo, secondo lei, in materia di adeguamento sismico e di sensibilizzazione dell’utente finale? Quali doveri ha, un’azienda come la Vostra, da sempre attenta in ricerca e sviluppo?
Purtroppo il mondo delle strutture speciali per l’immagazzinaggio è molto indietro sul fronte dell’adeguamento sismico rispetto, ad esempio, agli edifici. Si dice che solo il 5% dei magazzini installati in Italia sia progettato per resistere ad un sisma. Pesa sicuramente il fatto che per decenni le scaffalature sono state assimilate più ad elementi di arredo oppure macchinari, piuttosto che a vere e proprie strutture, progettate per soli carichi verticali senza chiari riferimenti normativi. La Modulblok da molti anni cerca di contribuire alla definizione di chiare regole per la progettazione di queste particolari strutture, partecipando a livello nazionale ed europeo alla stesura delle norme di settore. L’impegno aziendale è quello di diffondere una cultura della sicurezza nell’ambito logistico, mostrando come soluzioni poco più costose di quelle comunemente adottate possono portare ad un enorme calo della vulnerabilità sismica delle scaffalature.
Qual è l’importanza dell’ancorante per le scaffalature? Quali sono i vostri criteri per la scelta e la progettazione degli ancoraggi in zona sismica? Il quadro normativo in materia di progettazione dell’ancoraggio sismo-resistente è chiaro?
Considerato che le scaffalature sono strutture molto snelle e autoportanti (specie in zona sismica non vanno collegate ai muri dei capannoni), un adeguato fissaggio a terra è essenziale. Da sempre il mondo dello scaffale impiega fissaggi post installati, per la loro flessibilità e facilità di impiego. I recenti sviluppi normativi nel settore degli ancoraggi hanno portato ad una rapida evoluzione sempre di più orientata verso l’impiego di fissaggi di tipo chimico, che possono garantire elevate prestazioni a fronte delle notevoli trazioni che si possono generare alla base delle scaffalature, per effetto del sisma.
Il 25 gennaio siete stati protagonisti, insieme ad Hilti e ANRA di un evento mirato alla sensibilizzazione in materia di prevenzione antisismica. Qual è stato l’obiettivo dell’evento? Quali sono i temi principali che avete trattato e cosa vi ha spinto a scegliere la Hilti ed ANRA come “compagni di viaggio”?
Si vuole dimostrare ad una platea di rappresentati delle aziende, istituzioni addette al controllo, consulenti del mondo della logistica, che progettare e realizzare strutture sismicamente sicure è necessario e possibile a costi ragionevoli, in un Paese caratterizzato da un’elevata pericolosità sismica. Per troppo tempo è stata sottovalutata la vulnerabilità delle strutture per l’immagazzinaggio ed è ora necessario domandarsi quanto le persone che lavorano o accedono nei magazzini e la merce stivata siano davvero al sicuro. Hilti è da molto tempo un partner prezioso per Modulblok, considerata l’elevata qualità dei suoi prodotti, la preziosa assistenza post-vendita e la continua ricerca dell’eccellenza nel campo della sicurezza dei sistemi d’ancoraggio. L’incontro con ANRA diventa fondamentale per misurare il rischio connesso all’impiego di strutture estremamente vulnerabili e, al contempo, indicare soluzioni possibili e economicamente ragionevoli per l’aumento della sicurezza degli impianti e delle persone nel mondo della logistica. Il convegno affronterà pertanto tutti i temi strutturali connessi alla sicurezza delle scaffalature, partendo dalla corretta progettazione e realizzazione del pavimento industriale (per cui interverrà uno dei massimi esperti a livello internazionale), passando per il sistema di stoccaggio ed infine la struttura metallica dello scaffale.
La scelta di Ancona come location è stata casuale o ci sono delle motivazioni precise alle spalle?
In un momento di angoscia e smarrimento per il ripetersi di eventi sismici nel Centro Italia, vogliamo provare a dare un contributo per imboccare un percorso virtuoso che fa della prevenzione il principale strumento per affrontare l’emergenza sismica, ridando certezze e sicurezza a chi lavora e investe nel mondo della logistica.
Si ringrazia l’ing. Maria Teresa Intorre per la collaborazione e l’ing. Tito Cudini per la gentile concessione.
Articolo pubblicato il 2 febbraio da HILTI ITALIA