8 Giugno 2023
Una mostra da non perdere
Anche quest’anno la Modulblok sostiene un’importantissima iniziativa del territorio.
Fino al 22 ottobre 2023 sarà possibile visitare la splendida mostra di Illegio, “Carne: la materia delle spirito”
Donatello, Canova, Bronzino, Peter Paul Rubens, Gerrit van Honthorst, Giambattista Tiepolo, Eugène Delacroix, Giorgio De Chirico. Questi sono solo alcuni dei pregevoli artisti che avrete modo di ammirare.
“La carne, come dimensione fondamentale del nostro essere, quella che ci dà sensibilità, concretezza, identità, collocazione nel tempo e nello spazio, tenerezza, sensualità, misura della cura che abbiamo gli uni per gli altri, fragilità, limiti, attesa della vita completa. La carne non è solamente materia, non è pienamente spirito: è il confine tra i due mondi, il momento del loro contatto e del loro intreccio.
La mostra è un’avvincente meditazione su questa dimensione fondamentale dell’essere umano, un’indagine sul significato, sul valore, sul destino del corpo e dei sensi. Il sentiero tracciato dalle opere esposte ad Illegio studia l’iconografia che nei secoli ha rivelato come la nostra carne nasconda un mistero, mettendoci in ascolto della mente e del cuore di grandi artisti che hanno imparato cosa significhi la carne viva delle nostre storie personali e facendoci riscoprire alcune delle pagine più belle pagine della nostra civiltà: la mitologia classica, la Sacra Scrittura, la letteratura e il teatro, la storia delle evoluzioni e delle trasformazioni dell’Occidente. Visitare la mostra significa in fondo rileggere anche il diario della nostra vita, fosse pur scritto solamente sui fogli impalpabili della memoria interiore: immergersi nelle sale della Casa delle Esposizioni di Illegio, tra sculture e dipinti, significa ritrovare qualcosa di noi stessi, sfogliando l’anima, come un guardarci allo specchio dopo una vita che ci ha lasciato sul volto e nel sangue esperienze, conquiste, affetti, ferite e aneliti incancellabili.
La carne è il nesso tra i soggetti e il mondo: gli altri oggetti del mondo interagiscono, si scontrano, stabiliscono legami o repulsioni, ma non possono davvero sentirsi, solo la carne ha il privilegio del contatto, del sentire i corpi fisici e dell’essere toccata.
La carne è pure il luogo in cui sento di esserci, scopro me stesso, ricevo i più decisivi messaggi sulla mia stessa vita, attraverso le potenzialità, le imperfezioni, i ritmi e il passare del tempo nel mio corpo. Questa carne che canta e danza, che si eccita e che si deprime, che può e che non può, che ha bisogno di cura e che sa prendersi cura, è testimone della ricchezza intrigante e misteriosa della vita. Tanto che perfino al vertice della fede sta la rivelazione che l’Immenso si è fatto carne. Mai come in questa epoca, che oscilla confusa tra l’idolo della carnalità esasperata e lo spettro di corpi degradati e ignorati e macellati, abbiamo bisogno di ritrovare la grazia della carne, il suo destino a diventare carezza e luce.
La mostra di Illegio racconta questa destinazione.”